Un orsetto di gomma brontolone |
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Ossidazione degli zuccheri
Le caramelle, come gli orsetti di gomma, e i dolciumi in generale contengono zucchero.
Lo zucchero comune, che si chiama D(+)-saccarosio, appartiene alla famiglia dei
carboidrati, composti formati da carbonio, idrogeno e ossigeno. La sua formula
chimica, infatti, è C12H22O11. Come molte
sostanze organiche, a base di carbonio, lo zucchero brucia all’aria, cioè
può essere ossidato. La reazione con l’ossigeno dell’aria è
descritta dallèequazione chimica seguente:
C12H22O11 + 12 O2 → 12 CO2 + 11 H2O
Questa reazione è detta anche combustione e libera una notevole
quantità di energia: il calore liberato dalla combustione di un grammo di zucchero
basta per scaldare a 100 °C e far bollire completamente circa 6.5 grammi di acqua
fredda. La combustione è inoltre coinvolta nel processo di respirazione cellulare.
Nelle cellule del nostro organismo la stessa reazione avviene, in modo controllato, fra gli
zuccheri che assumiamo con l’alimentazione e l’ossigeno che preleviamo dall’aria
attraverso la respirazione e libera l’energia necessaria a sostenere i vari processi vitali.
Oltre all’ossigeno sono noti molti altri agenti ossidanti, come, per esempio il
clorato di potassio (KClO3). Il clorato di potassio è un ossidante molto forte e
reagisce vigorosamente con la maggior parte delle sostanze organiche, con sviluppo di fiamma o,
talvolta, in modo esplosivo. Esso reagisce anche con lo zucchero, nella reazione seguente:
C12H22O11 + 8 KClO3 → 12 CO2 + 11 H2O + 8 KCl
Anche questa reazione libera una grande quantità di calore (energia), un po’
maggiore (circa il 7% in più) di quella della combustione del glucosio.
Cosa vedremo oggi
Una piccola quantità di clorato di potassio viene introdotta in una provetta ben
pulita. Dopo averlo fuso, scaldandolo con cautela (fonde a 356 °C), si aggiunge un
frammento dell’orsetto gommoso che brucia energicamente sviluppando una
notevole quantità di calore. Il calore è sufficiente a mantenere fuso il
clorato di potassio, almeno finché la combustione, accompagnata da una fiamma
molto luminosa di un tenue colore violaceo e da un rumore stridente, non termina. Il
colore particolare della fiamma è dovuto alla presenza del potassio.
Tanto la forte luminosità della reazione, quanto il colore della fiamma e i fischi
che accompagnano la reazione ci rimandano agli spettacoli pirotecnici e infatti il
clorato di potassio è stato ampiamente usato per la produzione di fuochi d’artificio.
Al termine della reazione, nella provetta rimangono i residui carboniosi della caramella
bruciata, scuri, e i residui incolori di cloruro di potassio, derivato dal clorato di potassio.
L’acqua formata nella combustione, a causa della notevole quantità di calore
liberato è evaporata.
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