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Piccole curiosità di Chimica




Pillole del mattino


1. L’ingegnerizzazione della chimica: dal laboratorio al carrello della spesa

Fabrizio Bezzo

Cosa serve perchè una molecola o una formulazione ottenuta in un laboratorio chimico diventi un prodotto che possiamo trovare sullo scaffale di un supermercato? Quali trasformazioni subisce prima di diventare, ad esempio, un detersivo o una crema solare? Quali nuove competenze servono per progettare e gestire quelle trasformazioni? In questa presentazione si mostrerà quali siano le sfide che deve affrontare un ingegnere per progettare un sistema di produzione in grado di garantire che i pochi grammi sintetizzati sul banco del laboratorio diventino le migliaia di tonnellate necessarie a soddisfare un mercato globale.

spesa
acqua

2. Perdersi dentro un bicchiere d’acqua

Sara Bogialli

Cosa pensiamo ci sia dentro un bicchier d’acqua? Molto più di quel che immaginiamo.
Viaggio nel mondo chimico dell’acqua che beviamo.

3. Chiralità: la chimica nello specchio

Leonard Prins

Se cerchiamo di infilare il piede destro nella scarpa sinistra, ci rendiamo conto che c’è qualcosa che non va. Infatti, i due piedi che abbiamo sono uguali ma speculari. Oggetti che hanno questa caratteristica vengono chiamati chirali. Intorno a noi si possono trovare molti oggetti chirali come i piedi e le mani: le forbici, la scala a chiocciola e la gondola veneziana sono solo alcuni esempi. Nello stesso modo anche le molecole possono essere chirali e in questo seminario parliamo proprio di questo. Faremo vedere come la chiralità di una molecola è in grado di determinare proprietà come odore o gusto.

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PLaNCK!

4. PLaNCK!, parole da scienziato

La redazione di PLaNCK!, rivista di scienze per ragazzi, vi coinvolgerà in giochi di parole… a base di scienza!

5. Il riciclo della plastica: da rifiuto a risorsa

Michele Modesti

Ogni anno in Italia vengono introdotti più di 2.000.000 di ton di imballaggi di plastica; prima o poi, tutti diventano un rifiuto. La stessa diversità di caratteristiche tra i diversi polimeri, richiede processi diversi di riciclo e fa sì che non si possa parlare di un generico "riciclo della plastica". È questo il motivo per cui gli imballaggi provenienti dalla raccolta differenziata urbana - realizzati con diversi polimeri in funzione del loro utilizzo - necessitano di essere sottoposti ad un processo di selezione per polimero o per famiglia di polimeri, prima di poter essere riciclati.

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diamanti

6. Diamanti: viaggio al centro della Terra

Fabrizio Nestola

I diamanti naturali compiono un incredibile viaggio dalle grandi profondità della Terra fino alla sua superficie e talvolta trasportano al loro interno inclusioni di minerali che rappresentano gli unici frammenti del nostro pianeta provenienti da profondità anche superiori ai 1000 km. Considerando che la trivellazione più profonda eseguita dall’uomo sulla superficie della Terra non raggiunge neppure i 12 km di profondità, è evidente che i diamanti costituiscano l’unico modo per i geologi per sondare direttamente il mantello terrestre profondo. Recenti scoperte effettuate proprio su alcune inclusioni all’interno dei diamanti hanno aperto nuovi scenari geologici sull’interno del nostro pianeta. Durante la presentazione verranno descritte le nuove scoperte e le loro implicazioni.



Pillole del pomeriggio


1. La sicurezza nell’industria chimica: un bilancio a 40 anni dall’incidente di Seveso

Giuseppe Maschio

A 40 anni dall’Incidente di Seveso del 10 Luglio 1976: cosa ci ricordiamo di Seveso? Questa domanda pone una riflessione intorno a come e quanto si è modificata l’Industria Chimica e su come è cambiata e cambierà la didattica dell’Ingegneria Chimica a seguito del tragico incidente avvenuto 40 anni fa nello stabilimento ICMESA. A seguito di tale incidente, infatti, l’Unione Europea si è dotata di un corpo normativo, le Direttive che appunto da Seveso hanno preso il nome, che fin dal 1982 hanno portato l’Europa ad adottare una delle legislazioni più avanzate per il controllo del rischio di incidente rilevante e la tutela dei cittadini. La terza Direttiva Seveso (2012/105/EU), recepita in Italia nel 2015, è l’ultimo aggiornamento di una normativa che negli anni si è evoluta in modo consistente. È quindi importante fare il punto sull’esperienza di applicazione della Direttiva anche in relazione all’evoluzione delle tecnologie industriali, dei sistemi di sicurezza e delle tecniche di analisi e controllo del rischio. Ulteriori riflessioni sono legate al mutato scenario europeo, che ha visto nel 2015 i primi attacchi conclamati a impianti chimici in Francia, e alle importanti differenze di cultura della sicurezza testimoniate dagli incidenti di Tiajin, in Cina, e di Richmond, negli USA.

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medicina

2. La chimica per la medicina rigenerativa: pezzi di ricambio per il corpo umano

Andrea Bagno, Monica Dettin

La carenza di donatori e, di conseguenza, la mancanza di tessuti e organi umani disponibili per il trapianto hanno spinto da tempo i ricercatori verso la creazione di tessuti e organi progettati e realizzati "su misura". Si può parlare di "pezzi di ricambio" per il corpo umano che vengono prodotti su richiesta, perfettamente compatibili con il ricevente. In alcuni casi, questo approccio è già applicato nella realtà della pratica clinica (per esempio, per la cartilagine articolare e per la cute), in altri casi la ricerca scientifica deve ancora compiere i passi necessari per trasferire i tessuti e gli organi ingegnerizzati dal laboratorio al paziente.
La medicina rigenerativa ha come obiettivo la produzione di tessuti e organi biologici dotati della caratteristiche del ricevente, anziché la sostituzione di tessuti e organi danneggiati con dispositivi protesici artificiali. La chimica gioca un ruolo fondamentale nella medicina rigenerativa: essa fornisce le conoscenze e gli strumenti necessari a controllare il comportamento delle cellule a contatto con i materiali sui quali le cellule stesse vengono seminate e coltivate affinché diano origine ai tessuti e agli organi rigenerati.

3. Il corpo sonante

Davide Stecca

Il corpo come unicità nella sua diversità, come occasione di poter cogliere sfumature che la quotidianità pu&ogave; farci perdere. Una particolare attenzione all’"Ascolto".

Suono e vibrazioni che esistono anche se non si vedono, suono e vibrazioni che esistono anche se non si sentono.

Vibrazioni che interagiscono con la nostra biologia, con la nostra fisiologia, con la nostra anatomia, con la nostra chimica, sempre e comunque.

Cuore e mente che vibrano all’unisono nella Chimica delle Emozioni.

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4. Blu le mille bolle blu

Paolo M. Scrimin

Cosa sono le bolle di sapone? Perché riusciamo a farle e sono così "fragili"? La presentazione cercherà di spiegare queste cose con musica e bolle… tante bolle (di sapone, ovviamente)!